La sconfitta, assieme alle accuse di incompetenza e tradimento levate o appoggiate dalla regina madre Parisatide, che non aveva mai perdonato Tissaferne per aver denunciato e ucciso il suo figlio prediletto, indussero il re a rimuoverlo dal comando; il chiliarca o visir Titrauste ricevette dal sovrano, probabilmente su impulso di Parisatide, il comando della guerra, l'ordine di uccidere Tissaferne e di portare la sua testa a Susa[32]. la traduzione. Dario morì nel 486 a.C. mentre era in preparazione una grande spedizione contro la Grecia. Artaserse II Mnemone (in greco antico: Ἀρταξέρξης, Artaxérxēs, in persiano antico Artaxšaçrā "dal regno veritiero"; 452 a.C. – 358 a.C.) è stato re di Persia dal 405 a.C. fino alla sua morte e re d'Egitto (riconosciuto solamente dall'Alto Egitto) dal 404 a.C. al 402 a.C. Il Gran re occupò con il suo esercito il Nord della Grecia e i greci, per resistere all’attacco persiano, si unirono in una grande alleanza fra tutte le poleis ancora libere. Alcuni hanno avanzato l'ipotesi che dietro la morte di Cambise vi fosse proprio l'ombra di Dario: di certo il vuoto di potere agevolò i disegni di quest'ultimo che, sconfitto Gaumata, si trovò solo alla testa dell'Impero. Se una qualunque città tra quelle che hanno sottoscritto la convenzione con il re attaccherà i domini del re, gli altri la respingano e difendano il re con tutte le proprie forze. Ciro II di Persia, noto come Ciro il Grande (in persiano antico, trasl. Sotto il suo settro riuniva le più grandi ittà del mondo: Atene, Menfi, Babilonia, Susa, Persepoli, nel suo regno scorrevano il Nilo, l’Indo, il Tigri e l’Eufrate. ... Gran rispetto per la squisita brassicacea, che tra l’altro, dicono, a parte la puzza. E se ci si risolverà a cessare la lotta con Atene la decisione sia unanime.». Suo fratello Teritucme aveva in seguito ereditato la carica paterna e sposato Amestri, figlia di Dario II, mentre sua sorella Statira aveva sposato Arsace, il futuro Artaserse II. Ad un livello sociale più basso si collocavano gli uomini liberi, ovvero commercianti, artigiani e piccoli imprenditori, che pagavano le tasse. Haχāmanišiyā; gr. Tuttavia, come uno studioso ha osservato, in un'epoca in cui la slealtà era ormai divenuta diffusa, Tissaferne, sebbene avesse un considerevole prestigio tanto da avere l'onore di porre il proprio ritratto sulle monete d'argento[36], fu il più fedele e leale satrapo dei due re che servì[37] e furono proprio le sue informazioni ad avvisare Artaserse del tradimento del fratello. degli ebrei. Darayavaush) Re persiano (m. 486 ca. Tissaferne (in persiano antico Čiθrafarnah; in greco antico: Τισσαφέρνης, Tissaphérnēs; 445 a.C. – Colossi, 395 a.C.) è stato un militare e politico persiano, satrapo di Lidia e Caria dal 413 a.C. alla sua morte. Cesseranno insieme le ostilità quando eventualmente si decida la pace. Quanto ai tributi in denari o in diversa natura che gli Ateniesi esigevano dalle suddette città, il re e Sparta con i suoi alleati, di comune accordo stroncheranno questo afflusso di tributi finanziari o d'altra specie. Tutte le milizie che il re chiamerà ad operare sul proprio territorio saranno mantenute a spese del re. Le parti condurranno in comune la guerra contro Atene e contro i suoi alleati. Dario divise l'Impero in satrapie (circoscrizioni amministrative), ognuna delle quali forniva ‒ in proporzione alle proprie potenzialità ‒ un tributo al re. Dario I fu il sovrano che diede all'enorme Impero persiano, fondato da Ciro II il Grande, un assetto stabile e centralizzato. a.C. l'Impero persiano: tali circoscrizioni, pur con mutamenti territoriali, furono conservate anche sotto Seleucidi, parti e Sasanidi. Tuttavia la sua credibilità era compromessa e, come conseguenza, scoppiarono violente rivolte in tutto l'Impero, rivolte che Dario soffocò con estrema durezza. Nell’antico regno di Persia l’Hazarapatiš il “Chiliarca” era l’ufficiale che comandava i mille nobili soldati che costituivano la guardia del Gran Re. Se invece decideranno di esigere il sussidio da Tissaferne, costui sarà tenuto a versarlo: ma alla cessazione delle ostilità Sparta con i suoi alleati restituiranno a Tissaferne una somma pari a quella ricevuta. Organizzazione dell'impero e guerre di conquista. Se qualcuno dai territori del re marcerà in armi contro gli Spartani o i loro alleati, il re si adoperi per impedirlo. Quasi senza colpo ferire, Alcibiade conquistò Chio e Clazomene preoccupando non poco Atene[8]. Invece di eliminare gli avversari, fuse il proprio popolo con gli sconfitti, proclamandosi «re dei Persiani e dei Medi». Dario fu quindi un usurpatore, e ‒ proprio come tutti coloro che non hanno le carte in regola ‒ fece di tutto per affermare la sua legittimità. All'epurazione scamperanno solo Statira, salvata dall'intercessione del marito e Tissaferne in virtù dei servigi resi. Come ricompensa, Artaserse, gli diede in moglie una delle sue figlie e gli restituì l'incarico di Carano e le sue antiche satrapie[30] ma Nell'inverno di quell'anno, Tissaferne, dopo aver fortificato Iaso, si diresse a Mileto ove, ottemperando agli accordi, pagò lo stipendio alla flotta spartana: una dracma attica a testa per ogni combattente al giorno al quale sarebbe seguito uno stipendio mensile di tre oboli[13]. Succedette a suo padre Cambise I, liberò i Persiani dal dominio dei Medi … Frequenti ... (gr. a corte si era attirato l'odio della regina madre vantandosi di aver ucciso personalmente Ciro. Nel giro di pochi anni, Ciro allargò il dominio persiano sul Regno di Lidia, in Anatolia; poi, nel 539 a.C., s’impadronì di Babilonia, come abbiamo detto( PAG. La vendetta della regina-madre Parisatide contro la famiglia del ribelle fu terribile. e presenta il re come inviato dal dio Ahura Mazda per mettere in ordine il mondo. ... SERSE I, IMPERO PERSIANO. Nel 413 fu nominato Carano ovvero comandante in capo delle truppe persiane in Asia Minore ottenendo anche la satrapia di Lidia e Caria, in luogo del satrapo Pissutne che si era ribellato al Gran Re. Intanto enfatizzò la sua discendenza da un ramo della dinastia degli Achemenidi, ricollegandosi alla linea cui appartenne Ciro II il Grande, poi rinnovò l'idea della funzione regale, ricorrendo ad alcune immagini spettacolari: rilievi con iscrizioni rupestri e regge sfarzose. Nonostante ciò, furioso per il pericolo corso e per l'affronto subito e forte dell'appoggio della madre, Ciro comincia a meditare di sottrarsi alla potestà del fratello e di sostituirsi a lui sul trono. Caduta Babilonia, nel 539 a.C., tutto il medio oriente era nelle mani del grande re persiano. pers. In aggiunta avrebbe procurato al suo sovrano l'alleanza di Sparta oltre a potergli assicurare, in obbedienza a un comando personalmente impartito dal re, Amorge figlio illegittimo di Pissutne, che in Caria fomentava la rivolta: vivo o morto.». Tissaferne, conscio della debolezza delle proprie truppe in campo aperto, preferì stancare continuamente i greci inviando piccoli gruppi di fanteria e cavalleria leggera per attaccarli da lontano[28]. La civiltà persiana ♦ LA SOCIETÀ Al vertice della società persiana vi era il Gran Re, seguito dai sacerdoti, dai guerrieri e dai nobili aristocratici, tra cui il re sceglieva personalmente i satrapi. Venne istruito dal … In tali circostanze, rese ancor più incerte dall'uccisione di Calcideo e dallo scontro di Mileto, Alcibiade divenuto sospetto ai Peloponnesiaci e al re Agide, decise di trasferirsi presso Tissaferne. 113 ), accolto come un liberatore. Rossana venne giustiziata come pure sua madre, le altre sorelle ed i fratelli Mitroste ed Elico. Ciò avvenne nel 408 e come conseguenza Tissaferne fu rimosso dal titolo militare di Carano e fu privato del governo della Lidia, la quale fu affidata al principe cadetto, Ciro il Giovane, assieme alla Cappadocia. Ma ben presto, la monarchia persiana si sostituì a quella dei Medi, per opera di Ciro il grande. Teritucme però amava ancora sua sorella Rossana; divorziare da una moglie di tale rango non era possibile perciò il satrapo si accordò con trecento compagni per uccidere la donna. Al colloquio, tuttavia, Tissaferne venne meno ai patti e fece uccidere tutti i comandanti per poi inviare al resto dell'esercito di aver giustiziato Clearco in quanto aveva violato la tregua stipulata[26]. Figlio di Filippo; continuò la conquista dell'Impero Persiano. Il colloquio di pace fu, però, infruttuoso anche perché Alcibiade aveva indotto Tissaferne a porre dure condizioni in modo da screditare il regime democratico in modo da consegnare il potere alla fazione moderata[19]. Proibito per Sparta e per i suoi alleati esigere tributi dalle suddette località. Poi, nel 401, dietro il pretesto di riconquistare Mileto e di respingere le inflitrazioni dei Pisidi, Ciro rafforza ulteriormente il proprio esercito ed infine si mette in marcia verso l'Asia[22]. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 19 nov 2020 alle 11:12. Nel 330 a.C. sarà anche re dei persiani; re dei Macedoni con il nome di Alessandro III. La rivolta, tuttavia, riprese sotto il comando di Amorge, figlio illegittimo di Pisutne che per alcuni anni riuscì a scuotere la fedeltà della Caria[4]. Tissaferne denunciò immediatamente Ciro per cospirazione, e questi fu imprigionato a Susa l'anno successivo[21]. Nello stesso tempo Tissaferne prese contatti anche con i cittadini di Chio i quali, consci della debolezza di Atene, intendevano ribellarsi e, grazie alla sua influenza, li indusse ad inviare ambasciatori a Sparta[4]. Il territorio del re, situato in Asia, è possesso, in tutta la sua estensione, del re: riguardo al territorio che gli appartiene il re decreti quanto crede. ● La forma Perside si trova usata presso gli storici antichi per indicare ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Solo quando la misura … anni, essi possono usufruire dell’editto ... re dei re, che conduce gli eventi degli. Dario il Grande (550 aEV-486 aEV) era il quarto re persiano dell'Impero achemenide. Persepoli ebbe dunque un carattere sacro e religioso, città legata alla celebrazione del dio Ahura Mazda e dello stesso sovrano achemenide, “Gran re” al cospetto del quale – come i bassorilievi dell’Apadana, la Sala delle Udienze, mostrano ancor oggi – i popoli di tutto l’impero sfilavano in processione portando doni e mostrando sottomissione. Infatti, il satrapo, ormai conscio che gli spartani, forti militarmente, avrebbero potuto instaurare un dominio più saldo di quello ateniese[16], ridusse il soldo alle truppe e dissentiva sull'invio di forze navali in campo aperto mortificando quindi il vigore della flotta[16]. pers. Ciò risulta dalla seguente iscrizione in lingua licia, la cosiddetta Stele di Xanto, "Kizzaprñna Widrñnah"; in essa "Kizzaprñna" è l'equivalente del persiano "Čiθrafarnah", mentre Widrñna è corrisponde al nome greco "Hydárnēs", quindi si ottiene "Tissaferne, [figlio di] Idarne"[1][2]. Allora, Tissaferne inviò due soldati con il compito di fingersi disertori e rivelare ai greci della sua intenzione di scagliare un attacco dal ponte del Tigri per indurli a presidiare o a distruggere il ponte legittimando la rottura della tregua[25]. Nella battaglia, Artaserse conferì a Tissaferne il comando dell'ala sinistra dell'esercito mentre il sovrano si poneva al centro dello schieramento. Tali rivendicazioni infuriarono Tissaferne che rifiutò di concedere alcunché[15]. Analogamente, chi tenterà la defezione da Sparta e dai suoi alleati, si esporrà alla reazione armata del re.», Stipulato il patto, Tissaferne intervenne personalmente nell'assedio di Teo abbattendone le mura ancora in piedi per poi ritirarsi[10]. Sconfisse Dario III nella battaglia di Isso e conquistò l'Impero Persiano. Quando però il Gran Re persiano marciò personalmente alla testa del suo esercito su Sidone, il re Tennes temette il proprio declino. Per alcuni giorni entrambi gli eserciti, quello greco e le truppe di Tissaferne procedono verso l'Assiria fino a giungere al ponte sul Tigri. Il successo fu totale: gli spartani conquistarono la città e catturarono vivo Amorge che consegnarono a Tissaferne ed in più ottennero i servigi dell'esercito di mercenari di quello[12]. rex, dal tema di regĕre «governare»]. Als aber der persische Großkönig persönlich mit seiner ganzen Heeresmacht auf Sidon zumarschierte, befürchtete König Tennes seinen Untergang. Non sarà ammesso lo scioglimento separato del conflitto, privo di una ratifica bilaterale da parte del re e di Sparta con i suoi alleati. In ogni caso, Tissaferne, incerto se rompere con gli Spartani, preferì temporeggiare anche perché desiderava evitare che i peloponnesiaci, privi di rifornimenti, saccheggiassero la satrapia[20]. grei, re dell’Asia Minore, faraone d’Egitto, Gran Re dell’impero persiano e Rajah della parte nord-oidentale dell’India. Alla caduta di Atene (404 a.C.), sia Ciro che Tissaferne rivendicarono il diritto di governo sulle città ioniche conquistate, gran parte delle quali riconobbe Ciro come loro amministratore mentre Tissaferne si impadronì di Mileto e di alcune regioni circostanti. Così scrive Tucidide: «Tissaferne era venuto a caldeggiare l'intervento dei Peloponnesiaci, cui prometteva i mezzi di sussistenza. Ciro continuò ad avanzare indisturbato fino a Cunassa, a circa 70 km da Babilonia[23]. Col tempo, preoccupato, prese, con ogni sua malizia, a guastare le relazioni tra questo personaggio e il Peloponneso[16]. Morì a Babilonia nel 323 a.C. di malaria. Il re e Sparta con i suoi alleati creeranno una coalizione offensiva contro Atene. L'organizzatore dell'Impero persiano Dario I fu il sovrano che diede all'enorme Impero persiano, fondato da Ciro II il Grande, un assetto stabile e centralizzato. Nessuna popolazione, così, poté più sottrarsi al controllo imperiale, e tutti gli abitanti dell'immenso Impero dipesero direttamente dal re e dai suoi rappresentanti. uomini verso il suo disegno di. Nel 413 fu nominato Carano ovvero comandante in capo delle truppe persiane in Asia Minore ottenendo anche la satrapia di Lidia e Caria, in luogo del satrapo Pissutne che si era ribellato al Gran Re. Gli Spartani e gli alleati, allorché sia giunta questa flotta del re, potranno, volendolo, provvedere da sé al mantenimento delle proprie navi. Infine occorre ricordare che le fonti sulla sua vita sono quasi esclusivamente greche contro i quali Tissaferne aveva combattuto e aveva sfoggiato le sue doti di subdolo diplomatico privo di scrupoli mentre, salvo la poco chiara Stele di Xanto, mancano le testimonianze dei compatrioti e questo impedisce di formare un giudizio equilibrato su di lui.
Guidate In Campo - Cruciverba, Benji 2018 Trailer, Agenzia Delle Entrate Pescara Numero Verde, Fisica Quantistica Nella Vita Quotidiana, Theater Auf Der Wieden, Andar Per Borghi In Umbria, Iphone 12 Pro Euronics Rate, Impariamo Insieme Scienze,